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lunedì 19 dicembre 2011

RIPRENDONO GLI INCONTRI AL FRANTOIO

Venerdì 13 gennaio alle 18 Monica Salvadori e Alessandro Annunziati parlano del
consolidamento di San Miniato, fondamento delle politiche urbanistiche e degli interventi strutturali.

mercoledì 14 dicembre 2011

IL PERCORSO PEDONALE CICLABILE SAN GENESIO, SANT'ANGELO, SAN MINIATO

PRESEPI SULLA COLLINA

Ed ora l'ultimo atto: un presepe diffuso lungo tutto il percorso recuperato, tante scatoline con piccoli presepi fatti con quello che c'è. Appesi agli alberi, con un campanellino, dovrebbero suonare come un piccolo gregge. Ce la faremo?

LUNGO QUESTO PERCORSO CON TERRITORIO TEATRO E ETRURIA TREKkING

Appena proposto questo percorso diventa una realtà. Al disegno di Alessio Guardini esposto lungo la rampa del vicolo con due possibili tracciati, si sostituisce un percorso reale, tracciato da Giovanni Corrieri lungo strade pubbliche aperte, senza neanche un pezzetto di fuoristrada. E' quello fatto la mattina di domenica 4 dicembre con il gruppo Etruria trekking, Territorio teatro e il maestro Simone Faraoni. Un percorso straordinario su un tracciato storico, pieno di canti e di parole con una fermata alla casa natale di Augusto Conti, uno dei cittadini più illustri di San Miniato http://it.wikipedia.org/wiki/Augusto_Conti ed alla chiesa di Sant'Angelo, dove è stato parroco Giovan Battista Landeschi http://it.wikipedia.org/wiki/Sistemazioni_di_colle ed un'ultima sosta all'accademia degli euteleti http://it.wikipedia.org/wiki/Accademia_degli_Euteleti. La sera, visita al vicolo.

LA STRADA PANCOLE, SANT'ANGELO, SAN GENESIO

PER UN COLLEGAMENTO PEDONALE CICLABILE
PANCOLE - SANT’ANGELO - SAN GENESIO
TRE TAPPE DI UN PERCORSO NEL TEMPO


Accanto all’antico edificio della casa di Riposo Del Campana Guazzesi si apre una strada compresa tra due massici muri di mattoni in parte dissestati dalle radici di enormi piante di alloro.
Portava alle Fonti e di qui a La Scala. Una strada tutta in ombra, di ridotta pendenza che collegava in pochi minuti di percorso a piedi i due abitati.
La Scala ha il livello più elevato della pianura, Pancole quello più basso della città.
Scendendo da San Miniato s’incontra sulla destra una deviazione che, attraverso tratti di strada asfaltata e tratti di strada sterrata porta, dal podere Tomba, alla Chiesa di Sant’Angelo a Montorzo.
Qui è stato pastore di anime Giovanni Battista Landeschi famoso per i suoi studi sulle sistemazioni collinari contenuti in un saggio anonimo publicato nel 1775 col titolo “Saggi di agricoltura di un paroco sanminiatese”, che illustra la coltivazione dei terreni collinari detta "a ciglioni", cioè ad argini erbosi (una variante del terrazzamento), e descrive nei particolari una buona "economia dell'acque", avendo intuito che la loro accorta regimazione era indispensabile per rendere fertili i terreni e prevenire dilavamenti, erosioni e smottamenti.
Da Sant’Angelo, proseguendo a mezza costa, si raggiunge via Landeschi che scende dalla collina di Calenzano innestandosi con la Strada Statale Tosco Romagnola est proprio di fronte agli scavi di San Genesio, antica città, tappa dell’itinerario del vescovo Sigerico da Canterbury a Roma.
Conosciuta come Vico Wallari, fu centro di congressi, giudicati e concilii.
Recenti scavi hanno permesso ritrovamenti archeologici che testimoniano l’importanza di quest’insediamento già in età romana.

Il collegamento di questi tre luoghi, così significativi in periodi storici diversi, attraverso un percorso pedonale ciclabile che, utilizzando antichi tracciati viari, si snodi dolcemente in una bella campagna coltivata, riteniamo possa aggiungere valore alla qualità del nostro territorio, sotto l’aspetto culturale e sportivo, prospettandosi come una nuova risorsa turistica.

SALVATORE SETTIS AL FRANTOIO

Lunedì 5 dicembre finalmente Salvatore Settis ci è venuto a trovare.
Purtroppo la pioggia insistente ci ha impedito di fargli vedere il nostro lavoro e il tracciato che abbiamo riaperto lo ha visto solo sulla carta e nelle foto.
Il professore ha assistito ad una sintesi dello spettacolo di Andrea Mancini "la via dei malcontenti" con Lapo Ciari e Andrea Giuntini, che si è svolto delle due chiese inferiori di San Domenico, poi ha parlato con noi nel frantoio.
L'incontro, introdotto da Maria Fancelli, è stato di grande interesse; si è parlato del ruolo dell'associazionismo nella difesa del paesaggio, tema trattato in uno dei capitoli finali del suo libro "Paesaggio, costituzione, cemento". Speriamo sia l'inizio di un discorso da riprendere alla presenza di un maggior numero di persone.

GLI INCONTRI DEL MESE DI NOVEMBRE

Il frantoio di San Domenico è un luogo veramente umido; restaurato oltre dieci anni fa, quando erano assessori Maria Fancelli e Massimo Fornaciari (cultura ed urbanistica) era al tempo uno spazio di grande interesse. Begli infissi, pavimento in cotto, volte sabbiate, lampade Cini e Nils, sedie verdi di Stark e due bellissimi tavoli in legno. Lì sono stati fatti gli incontri per la costituzione dell'associazione Architettura e Territorio "Lanfranco Benvenuti", mostre e tantissime altre attività culturali.
Poi la sala fu adibita a museo archeologico, l'arredo spostato, e con questo ruolo lo spazio è stato utilizzato per alcuni anni, fino a quando i reperti non sono stati spostati al palazzo comunale.
Abbandonato, non arieggiato ed utilizzato solo da un signore per il restauro dei libri della biblioteca, questo spazio si è degradato in brevissimo tempo. L'abbandono ha colpito soprattutto gli intonaci che si sono scrostati su tutte le pareti perimetrali.
Moti carbonari, Smartarc, Architettura e Territorio e Bucciano fotodiariofestival lo hanno ripulito e sistemato, schermando le pareti scrostate con i vecchi pannelli di legno della mostra San Miniato nel tempo (1981?) per allestirvi la mostra dei progetti degli enti e per svolgervi gli incontri descritti nel post precedente. Siamo fiduciosi di poter continuare ad utilizzare questo spazio per farvi ancora mostre ed incontri. Nel mese di gennaio e di febbraio pensiamo di farne almeno quattro.

GLI INCONTRI DEL PERIODO DEL TARTUFO

Finito il vortice del tartufo è opportuno fare un ri