Associazione di volontariato costituita da un gruppo di cittadini, di diversa età, attività e formazione, che intendono svolgere un’azione propositiva e operativa per il recupero e la manutenzione dei vicoli carbonai e dei percorsi storici e panoramici verso San Miniato, con l’intento di aggiungere valore e significato al centro storico, che viene così a riappropriarsi di una sua importante risorsa storica e paesistica.
domenica 19 dicembre 2010
Neve sul vicolo
Bellissima foto di autore ignoto.
Un augurio per tutti, per il nostro lavoro e la nostra San Miniato.
martedì 14 dicembre 2010
domenica 12 dicembre 2010
Il messaggio del capo era d'incoraggiamento
Un giovane dall'alto ci ha offerto attrezzi e bottiglie d'acqua.
A un certo punto da un orto si è affacciata una signora e ha detto: "com'è bello vedervi costì a lavorare!"
Non siamo più invisibili!
Siamo andati a mangiare contenti.
venerdì 10 dicembre 2010
Domenica mattina tutti al lavoro!
domenica mattina dalle 9:00 in poi siamo riusciti a mettere su un bel gruppo
per andare a lavorare al vicolo.
Il ritrovo è fissato direttamente al vicolo, nella parte ultima vicino via
Carducci.
Ci sarà bisogno di qualche attrezzo come al solito: pennati, rastrelli,
motosega, frullino ecc..
Ciao
Pietro
Questo è il richiamo del capo.
Facciamo anche una bella documentazione fotografica. Attrezzatevi.
E se ci si portasse anche qualcosa da mangiare?
giovedì 9 dicembre 2010
portiamo le macchine fotografiche sabato
lunedì 6 dicembre 2010
sulle fortificazioni: termini tecnici tra cui "le carbonaie"
domenica 5 dicembre 2010
Letteratura e vicoli carbonai.
domenica 28 novembre 2010
sabato 27 novembre 2010
incontro del 27
Così si è concluso il ciclo dei nostri tre incontri delle settimane del tartufo, con i quali crediamo di aver contribuito in qualche modo al dibattito sul centro storico ed alla nostra stessa formazione di gruppo.
Un ringraziamento particolare a Roberto Ciulli per averci offerto l'uso della bella saletta di riunione della sua agenzia immobiliare.
Domattina speriamo di poter lavorare. Alle dieci se non piove certamente qualcuno viene a visitare il vicolo. Facciamoci trovare in forze.
ipotesi di logo con scritta
venerdì 26 novembre 2010
prova di logo
giovedì 25 novembre 2010
ma poiche ho parlato per e dell'associazione inserisco il testo
PER LA SEGNALAZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE DEI PERCORSI FRANCIGENI
Partecipo a questo incontro come rappresentante dell’Associazione di volontariato Moti Carbonari - Ritrovare la Strada, associazione che ho contribuito a fondare.
Il gruppo è costituito da cittadini, di diversa età, attività e formazione, che si propongono di svolgere un’azione propositiva e operativa per il recupero e la manutenzione dei vicoli carbonai e dei percorsi storici e panoramici verso San Miniato, con l’intento di aggiungere valore e significato al centro storico, che viene così a riappropriarsi di alcune importanti risorse storiche e paesistiche.
Moti carbonari si è costituita nel giugno di quest’anno ed ha preso in gestione dal Comune, dal mese di agosto, il tratto del vicolo carbonaio da via Gargozzi porta a via Carducci, riuscendo da allora, tramite l’opera diretta degli iscritti, a portare molto avanti i lavori di pulitura, consolidamento e ripristino.
Il nostro gruppo ritiene di poter contribuire, tramite l’impegno civile e il lavoro manuale, a rendere attuabili alcune idee progettuali evidenziate da oltre vent’anni dagli strumenti di pianificazione, ed in parte attuate, quali appunto il recupero dei vicoli carbonai, che difficilmente nell’immediato potrebbero essere realizzate e soprattutto mantenute.
Abbiamo parlato dei vicoli carbonai, ma Moti carbonari, insieme all’associazione architettura e territorio, s’impegna anche per il recupero delle strade storiche di cui si sta perdendo il tracciato, come si può riscontrare ad esempio dal confronto tra le carte IGM del 1942 e le carte di base del piano strutturale, dove tratti d’importanti strade storiche sono addirittura scomparsi.
Tra queste via delle Casine, via Ribaldinga, via di San Pietro alle Fonti, via di Scacciapuce ed altre, alcune riutilizzabili come percorsi pedonali e ciclabili, l’ultima come straordinario tracciato panoramico parallelo e vicinissimo al centro storico.
Intendiamo quindi operare attraverso l’attività culturale e manuale, con interventi liberi e gratuiti capaci di generare aggregazione tra i cittadini e gratificazione per i risultati ottenuti e ci sentiamo inseriti nell’ ampio movimento internazionale per la tutela ed il recupero di spazi pubblici dismessi o trascurati, che possano contribuire al miglioramento della vita dei cittadini, movimento di cui si può trovare numerosi esempi in rete.
Per i fine settimana del tartufo abbiamo organizzato, presso la saletta riunioni dell’Agenzia Ciulli, tre incontri nel primo dei quali, il professor Francesco Salvestrini ha parlato della storia di San Miniato e dei suoi vicoli carbonai, mentre nel secondo si è affrontato il valore che il recupero dei vicoli può aggiungere alla città d’oggi, di cui da più parti si teme il degrado ed è stata illustrata dai tecnici del Comune la bozza di un importante progetto per il recupero del tratto contiguo a quello che abbiamo preso in gestione noi, da via di Gargozzi al vicolo di Borghizzi.
Nell’ultimo incontro, che si terrà tra due giorni, nel pomeriggio di sabato 27, il professor Marco La Rosa parlerà della vegetazione del territorio di San Miniato, prospettando la possibilità di organizzare lungo il vicolo un percorso botanico, mentre l’architetto Riccardo Lorenzi parlerà della città nei suoi rapporti con i vicoli ed il paesaggio e il signor Mario Caponi racconterà della vita quotidiana nel vicolo prima della seconda guerra mondiale.
Per il 28 mattina è organizzata nell’ambito di “mangiari e camminari” una visita/safari fotografico del tratto recuperato dei vicoli carbonai, che avevano al tempo delle fortificazioni il ruolo difensivo che ha determinato il loro nome.
La visita al tratto del vicolo inizia alle ore 10 dal bellissimo orto della Misericordia in via Augusto Conti.
Speriamo che il tempo ci aiuti.
Si sa che il territorio toscano è intensamente antropizzato ed in continua evoluzione. I caratteri dei paesaggi collinari che si conoscevano fino agli anni sessanta/settanta del secolo scorso si erano formati da meno di duecento anni sulla scorta delle indicazioni della scuola agraria toscana e si sono rapidamente dissolti nel secondo dopoguerra con la meccanizzazione agraria. Come saranno stati questi luoghi attraversati dalla via Francigena nel medioevo? Coperti da fitti boschi o crinali brulli che permettevano di controllare un territorio a largo raggio e a grande distanza? Saranno stati percorsi ben definiti e transitabili o incerti sentieri entro pendici scavate dalle acque, come descrive tanti secoli più tardi il Landeschi?
Sono specializzata in architettura del paesaggio e dal 1995 al 2000 mi sono liberamente interessata, insieme ad alcuni amici, della via Francigena, sia a ambito locale che internazionale.
Ho seguito lo svilupparsi del progetto di valorizzazione del percorso, redatto nel ‘93 dal Dipartimento del Turismo Italiano, che, approvato dalla Commissione Europea (XXIII D.G.), nell’ambito del piano di azione comunitario in favore del turismo e, dopo aver ricevuto il riconoscimento di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” ed il patrocinio dell’Unesco, é stato fatto proprio dalle regioni europee interessate, che sono divenute così direttamente responsabili della valorizzazione del tracciato da Canterbury a Roma.
Oltre a numerosi convegni preparatori ho seguito l’incontro internazionale del febbraio 1995, nella sala della Protomoteca del Campidoglio e la presentazione del volume “La via Francigena, le grandi vie del pellegrinaggio” redatto dal Touring Club Italiano, che proponeva di trasformare il messaggio culturale in una proposta di viaggio attraverso i paesi d’Europa.
Da queste premesse ha trovato origine la proposta formulata dell’ottobre ‘95 nel corso del convegno internazionale EFLA di Aix Les Bains, da un gruppo di architetti del paesaggio iscritti all’associazione AIAPP (Enrico Auletta, Giovanni Benatti, Caterina Mandirola, Silvia Felli ed io), che aveva l’intento di mettere in movimento interventi coordinati di architettura del paesaggio che, sviluppandosi lungo l’itinerario europeo, potessero contribuire a valorizzarlo, recuperarlo e segnalarlo.
L’obiettivo della proposta era di rendere i paesaggisti promotori di una grande operazione culturale tesa ad introdurre e consolidare nelle varie culture europee il concetto di paesaggio come valore prioritario.
Proponevamo ai paesaggisti EFLA di sostenere e stimolare presso le varie amministrazioni locali gli interventi di architettura del paesaggio, come segnale connotatore di questo percorso storico, che per mille miglia attraversa l’ Europa.
L’iniziativa rivendicava l’importanza dell’intervento dei paesaggisti in un’operazione d’alto livello scientifico, permettendo di collegare con il “fil rouge” del percorso, gli interessi culturali e professionali degli architetti del paesaggio delle regioni europee attraversate.
La nostra idea fu molto apprezzata in quella sede e fatta propria dall’allora comitato dirigente (il presidente EFLA Jef de Gryre e la professoressa Annalisa Maniglio Calcagno, direttrice della scuola di specializzazione in architettura del Paesaggio di Genova), comitato che mi auguro abbia portato avanti almeno in parte l’iniziativa.
Nello stesso periodo il nostro gruppo di studio presentò una richiesta d’emendamento alla proposta di legge Caccavari, Fumagalli e altri, relativa al recupero culturale, ambientale e turistico della Via Francigena, richiedendo che specifici interventi di architettura dl paesaggio avessero la possibilità di essere finanziati in forma autonoma, in quanto portatori di propri valori culturali ed elemento significativo per la valorizzazione turistica del territorio.
La richiesta di emendamento fu integralmente accolta.
Le proposte da noi illustrate e sollecitate a livello regionale ed a livello locale per raggiungere gli obiettivi descritti, in cui la ricomposizione del paesaggio diveniva parte integrante del percorso francigeno, non hanno ottenuto purtroppo alcun ascolto a nessun livello, perchè probabilmente al tempo non si capiva quali ritorni turistici ed economici potessero pervenire al territorio dall’iniziativa.
Dopo la mancata concessione del finanziamento richiesto nel ’97 dalla Società Consortile Promozione Risorse Sanminiatesi in occasione del Giubileo, per il progetto di riqualificazione del tratto del percorso di Sigerico compreso nel territorio comunale e il disinteresse più assoluto per il progetto di studio per la valorizzazione ed il recupero paesaggistico del tratto sanminiatese della Francigena redatto dai paesaggisti Anna Braschi, Francesco Battaglia, Pierluigi Costa, con la consulenza della dottoressa Alessandra Cenci per gli studi storici e del dottor Vanni Desideri per gli studi archeologici, l’attività del nostro gruppo sul tema Francigena rallentò fino ad esaurirsi.
Allora si diceva che “ I tempi non erano maturi”.
Dal duemila ad ora molte cose sono cambiate, è stata ritrovata San Genesio, che era proprio dove diceva la lapide sulla cappella lungo la Tosco Romagnola ed il tratto sanminiatese della via di Sigerico, già delineato in vari testi e con particolare chiarezza in “la via Romea” di Giovanni Caselli e nell’articolo dell’architetto Mauro Ristori pubblicato ormai molti anni fa su “L’universo”, trova ampia conferma.
Dalla fine degli anni novanta ad ora sono stati approfonditi ed affinati gli studi sui tracciati della Francigena, fatti molti convegni, pubblicati libri, messi segnali turistici, organizzati ripetuti percorsi guidati ma, soprattutto, continuamente gruppi di pellegrini stanno attraversando il nostro territorio, discreti, misurati, concentrati sulla loro meta.
La Francigena è diventata sempre più nota, tanto da trasformarsi da un itinerario culturale, in un marchio, come ho sentito dire, un possibile affare, in fase di attento studio, una risorsa territoriale di alto valore storico e spirituale, che viene ad intrecciarsi con la città antica: i monumenti e le istituzioni sociali e culturali, con il sistema museale, coi percorsi del vino e dell’olio, con la valorizzazione di specifici prodotti locali, con la produzione artigianale ed industriale e ora con il tesoro del territorio, il tartufo.
La Francigena si presenta quindi in questo momento come un’ulteriore, importantissima risorsa del territorio, da sostenere ed utilizzare per farlo conoscere a fondo ed apprezzare in tutti i suoi aspetti.
Proprio ora che i tempi sono maturi e che a più livelli si è raggiunta la coscienza dell’importanza di questo tracciato ed anche in rapporto all’importante lavoro svolto ed ancora da svolgere per la ricognizione e lo studio di San Genesio, che credo abbia in questo momento qualche difficoltà di finanziamento, mi sembra, dopo tanti anni, che la proposta di connotazione e riqualificazione dei percorsi francigeni, attraverso opere di architettura del paesaggio diventi ancor più significativa. D’altra parte questa proposta si incrocia con i criteri di buona gestione delle aree boscate per la conservazione del bene tartufo.
Alcuni esempi per chiarire cosa intendo: l’area di scavo di San Genesio confina con una moderna azienda vinicola, regolarmente insediatasi prima della riscoperta del sito, segnalata da numerosi ed alti depositi d’acciaio inossidabile, che si è cercato in più modi di schermare con scarsi risultati. Questo problema potrebbe essere affrontato da un efficace progetto di architettura del paesaggio.
Da qui il percorso si dirige verso la collina di Calenzano costeggiando la chiesa di Sant’Angelo che è stata la parrocchia del canonico Landeschi dove, alla fine del 700, con le sue proposte e la sua opera pastorale, introdusse il sistema delle coltivazioni ciglionate per la conservazione del suolo, il miglioramento della regimazione idraulica e della situazione di vita dei suoi parrocchiani, introducendo gli studi che saranno sviluppati nel tempo dalla scuola agraria toscana e, a pochi chilometri da lì, dal marchese Ridolfi e dal Testaferrata a Meleto. Qui sono i luoghi delle sue prime sperimentazioni e, probabilmente, vi si conserva qualche traccia delle coltivazioni che sarebbe possibile rimettere in luce e valorizzare, integrando il significato paesistico e spirituale del percorso ed il senso del luogo. Da qui una strada vicinale porta a via di San Pietro alle Fonti e, con una leggerissima pendenza, a San Miniato, dove sfocia nella piazza di Pancole, con un accesso perfettamente conservato.
Superato lo Spedaletto di Calenzano, la via Francigena volge a sinistra, lungo un tratto di strada pochi decenni fa ampliata e consolidata, per permettere l’attraversamento dai veicoli pesanti diretti verso la discarica di Casa Carraia, sorretta ed affiancata da brutali e vistosi muri di masselli a gravità in calcestruzzo.
Sarebbe importante intervenire alla sua ricomposizione con lavori di schermatura, che credo fossero al tempo previsti e richiesti per l’approvazione del progetto.
Il tracciato, superato il fabbricato diroccato di Baccanella, volge verso la collina e diventa sempre più impraticabile per l’attraversamento di grandi macchine operatrici; dovrebbe quindi essere opportunamente ricomposto e segnalato......ma forse parte di quanto auspico è stato già da tempo realizzato.
E’ evidente che Interventi di ricomposizione e valorizzazione sarebbero ipotizzabili lungo tutto il percorso, in quanto la presenza della via Francigena è legata a leggeri segni paesistici ed a persistenze storico testimoniali importanti, ma difficilmente percepibili, tra cui fondamentali le fonti cui si riferiscono i toponimi Fontanellone, casa Fontana ecc. punti salienti del percorso, o altri segni di riferimento, di cui è opportuno facilitare ed orientare la lettura.
Ritengo quindi che sia anche in questo momento significativo proporre per la via Francigena interventi di architettura del paesaggio che prevedano, dico citando integralmente il frammento di una relazione di oltre quindici anni fa: “la valorizzazione di tratti di paesaggi storici, l’inserimento di appropriati apparati di vegetazione utili alla riconoscibiltà del percorso, la ricomposizione dell’intorno delle emergenze architettoniche e storico testimoniali a questi connesse e di aree degradate collegate al tracciato o alla viabilità ad esso afferente”.
La nostra associazione Moti Carbonari Ritrovare la Strada si augura che a simili interventi sulla Francigena si possa affiancare il recupero di tanti percorsi storici interrotti e degli stessi vicoli carbonai che costituiscono tramite ed aggancio di San Miniato con il territorio circostante e con tutti i tracciati viari storici che ne provengono, in modo che la città possa essere meglio essere compresa e leggibile in tutto lo spessore della sua storia.
25 novembre 2010 Anna Braschi
La nostra associazione ha destato interesse
mercoledì 24 novembre 2010
Mario Caponi da noi sabato 27
Marco La Rosa parlerà della vegetazione del sanminiatese e dell'ipotesi di formazione di un percorso botanico lungo il tratto del vicolo sul quale la nostra associazione Moti carbonari sta intervenendo. il professore farà vedere anche un cd didattico interattivo con un bellissimo erbario.
Seguirà la relazione di Riccardo Lorenzi, architetto della Soprintendenza, su -San Miniato, i suoi vicoli ed il paesaggio- concluderà Mario Caponi, per decenni segretario dell'Accademia degli Euteleti, che parlerà della vita nei vicoli prima della guerra.
sabato 20 novembre 2010
l'incontro di sabato
Si è parlato poi della sensazione di degrado della città, diffusa tra la popolazione e delle strategie a loro tempo previste negli strumenti di pianificazione del centro storico. Hanno parlato l'architetto Paolo Tinghi, coprogettista del primo piano del centro storico, e l'architetto Massimo Bartolozzi, coprogettista del piano vigente.
Erano presenti gli assessori Maria Teresa Piampiani, che ha introdotto la
presentazione del progetto dell'Ufficio LLPP e Giacomo Gozzini, che ha
chiuso i lavori evidenziando che San Miniato non attraversa una situazione di degrado, in quanto negli ultimi anni sono stati tanti lavori per renderlo più bello e vivibile e altri sono in atto. Il dirigente Alessandro Annunziato suppone che lo spopolamento di San Miniato dipenda dall’alto prezzo di vendita degli appartamenti e degli affitti. Sarà interessante verificare se è vero.
Pubblicheremo domani il video tratto dal power point da noi realizzato sul lavoro svolto dalla nostra associazione da agosto ad oggi.
venerdì 19 novembre 2010
Il vicolo che sbuca su via Carducci ha un nome
Si chiama vicolo del Fortino, vedi San Miniato al Tedesco della Cristiani Testi
giovedì 18 novembre 2010
degrado percepito o degrado reale?
Intanto noi cerchiamo, col nostro lavoro e le nostre idee, di dare un contributo, una prima traccia di un percorso di valorizzazione del centro storico che leghi la strada di crinale ai lavori già realizzati e abbandonati ed all'ultimo tratto di vicolo, dato come perduto, che stiamo ricostruendo.
mercoledì 17 novembre 2010
incontro di sabato 20
Con l’intento di aprire un discorso preliminare su quest’argomento, portando in tavola le idee che sono state alla base dei due piani del centro storico, il vigente ed il pregresso, ma anche i contenuti del piano strutturale, è stato promosso l’incontro di sabato 20 novembre, nella sala di riunione dell’Agenzia Ciulli g.c., cui parteciperanno professionisti impegnati in più tempi nella pianificazione, ma anche rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Sarà questa anche l’occasione di parlare dei vicoli carbonai, cui tutti gli strumenti di pianificazione da sempre attribuiscono un valore significativo per la vita di San Miniato, illustrando sia i progetti di consolidamento in fase di studio da parte del Comune da Gargozzi a piazza XX Settembre, sia le opere di pulitura e recupero realizzate dall’associazione di volontariato Moti Carbonari Ritrovare la Strada da Gargozzi a via Carducci.
Le opere, che permettono una splendida vista della valle e inediti scorci del centro storico e sono in avanzato stato d’esecuzione, saranno visitabili la mattina del 28 novembre in un percorso/safari fotografico.
L’iniziativa dell’Associazione Moti Carbonari - Ritrovare la Strada è sostenuta dall’Associazione Architettura e Territorio “Lanfranco Benvenuti”, dalla Pro Loco e dalla Banca del Tempo.
martedì 16 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
domenica 14 novembre 2010
Incontro del 13 novembre
La storia della nostra città è stata illustrata in modo chiaro e vivace e tutti ne sono stati coinvolti, tanto che stamani nel gruppo dei lavoratori del braccio e della mente, ancora se ne parlava. Lo ringraziamo molto, anche per l'interesse e la partecipazione che ha mostrato per la nostra iniziativa.
venerdì 12 novembre 2010
incontri di sabato 13 novembre
mercoledì 10 novembre 2010
il nostro blog ha un link nel sito del Comune di San Miniato
domenica 7 novembre 2010
I lavori di sabato
mercoledì 3 novembre 2010
Incontriamoci piova o non piova questo fine settimana
Per favore date un segno di vita per posta elettronica o nel gruppo o sulla pagina facebook per mostrare la disponibilità ad incontrarci sabato pomeriggio o meglio domenica mattina, con la speranza che non piova. Passate voce.
Ma, anche se piove, possiamo vederci per prendere un caffè insieme e parlare un po'.
martedì 26 ottobre 2010
il problema degli accessi
Gli troviamo un bel nome?
Quali sono le possibilità di accesso a questo percorso?
Il primo ostacolo è proprio in fondo al vicolo delle scuole elementari, dove non c'è riscontro tra la mappa leopoldina ed catasto vigente. Pare che un muro a retta sia stato fatto proprio sul vicolo.
La seconda possibilità dall'orto del Seminario, attraverso il percorso che porta al vecchio campetto sportivo che utilizzava un pezzo del vicolo e un tratto di proprietà della Chiesa, ma purtroppo il passo è stato recentemente negato.
La terza, quella che stiamo utilizzando per fare i lavori, è quella del cancello dell'orto della Misericordia, che sbuca proprio accanto al campetto. (Che bel campetto, ideale per farci giocare i bambini del paese)
La quarta la via Angelica, il percorso che i condannati a morte facevano prima di essere giustiziati ed essere stati confortati in una cappella intermedia, è, probabilmente compresa nel sistema museale.
La quinta dal chiostro inferiore di San Domenico, dove è stata riaperta una porta che dà l'accesso alla vecchia strada; percorso purtroppo non utilizzabile fino a quando non saranno finiti i lavori. C'è da dire che, quando i lavori saranno finiti arriveremo al livello vicolo dal loggiato superiore con un'ascensore,(già realizzato) ed una breve rampa.
Poi c'è la porticina accanto alla tabaccheria, ma anche qui ci sono i lavori da completare.
L'unico accesso sicuro e pubblico diviene a questo punto quello su via Carducci.
Ma non ci perdiamo di coraggio, riusciremo a risolvere col tempo tutti gli ostacoli.
Ci sono poi tutti gli orti che vi si affacciano che potrebbero avere dei vantaggi dalla ricomposizione delle aperture sul vicolo, soprattutto quelli collegati alle attività commerciali.
lunedì 25 ottobre 2010
pagina facebook
Per dare maggiore visibilità al nostro gruppo abbiamo creato una pagina facebook.
Intanto alleghiamo le immagini delle fognature rotte sul vicolo versante sud.
Su versanti così fragili come quelli della nostra città è importante che le acque non creino delle erosioni. Il ripristino dei vicoli carbonai può facilitare questo controllo.
sabato 23 ottobre 2010
i tutti erano pochi, ma, se non diluvia, andiamo avanti domani
Pietro ha l'impronta di un antico condottiero.
Assedieremo la nostra città abbracciandola con un giardino.
venerdì 22 ottobre 2010
sabato 24 alle 14 tutti nel vicolo
giovedì 21 ottobre 2010
martedì 12 ottobre 2010
ballata popolare toscana
c'era una volta uno
stava a sedere e si levava un pruno
e dai gusto che ci aveva
se lo levava e se lo rimetteva.
domenica 10 ottobre 2010
Domenica con salsicce
Non potendo passare dal cancello del Seminario, chiuso al nostro passaggio, siamo entrati da quello della Misericordia, più misericordioso.
Siamo andati avanti col nostro lavoro, liberando entrambi i percorsi verso la valle pieni di cascie, rovo e vitalbe che hanno strozzato tutte le piante messe a dimora alcuni anni fa. Speriamo di salvarle.
Non avendo tempo ed avendo tutte le mani occupate da falci, pennati cesoie, forconi ed altro non abbiamo fatto delle foto. Speriamo che vi fidiate.
Ci proponiamo di rendere a San Miniato tra poche settimane questa sua parte così preziosa. Veniteci a trovare domenica mattina, senza impegno, solo per vedere.
Abbiamo arrostito anche un bel po' di salsicce, per noi e per i nostri bambini, che erano una ventina che ci hanno aiutato ed hanno scorrazzato allegramente per il vicolo avanti e indietro tutto il tempo.
lunedì 4 ottobre 2010
Il lavoro di pulitura è andato molto avanti, ma c'è ancora un bel po' da fare
Il lavoro fatto si comincia veramente a vedere, sia il tracciato del vicolo, sia i percorsi secondari per portano a via della Fornace Vecchia.
E' una lotta senza quartiere contro rovi e vitalbe che hanno colonizzato tutto, avvinghiandosi intorno alle piante messe a dimora ormai sei o sette anni fa.
Vedere riaprirsi e prendere grazia questi spazi allarga il cuore.
Venerdì Pietro Senesi ha mostrato il lavoro fatto all'Assessore M.T. Piampiani cercando un sostegno per alcuni lavori che se fatti a macchina si risolverebbero più rapidamente.
Bisogna sfruttare queste ultime settimane prima del tartufo per portare il lavoro a compimento.
lunedì 27 settembre 2010
sabato 25 settembre 2010
poster al convegno della Fondazione Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo
In occasione del Convegno "Oltre le città, identità e storiografia dei centri minori italiani tra medioevo ed età moderna" che si svolge nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato dal 24 al 26 settembre, l'Associazione architettura e territorio e la nostra Associazione hanno esposto due poster, sulle strade da ricomporre e sui vicoli. I poster illustrano anche gli obiettivi e le attività delle due Associazioni.
Ecco una foto dell'allestimento.
martedì 21 settembre 2010
lunedì 20 settembre 2010
convegno “OLTRE LE CITTA’. IDENTITA’ E STORIOGRAFIA DEI CENTRI MINORI ITALIANI TRA MEDIOEVO ED ETA’ MODERNA”
domenica 19 settembre 2010
mostra delle associazioni culturali ad Empoli
Abbiamo allestito uno stand con l'Associazione Lanfranco Benvenuti. Vi abbiamo esposto i soliti post trasformati in bandierine ed abbiamo distribuito un testo che fa il punto sulla situazione attuale. Proviamo a riportarlo.
MOTI CARBONARI - RITROVARE LA STRADA
L’Associazione, che si è costituita a San Miniato l’undici giugno di quest’anno, è composta da un gruppo di cittadini, di diversa età, attività e formazione, che intendono svolgere un’azione propositiva e operativa per il recupero e la manutenzione dei vicoli carbonai e dei percorsi storici e panoramici verso San Miniato, collaborando con l’Amministrazione Comunale per permetterne la fruibilità, con l’intento di aggiungere valore e significato al centro storico, che viene così a riappropriarsi di una sua importante risorsa storica e paesistica.
L’iscrizione all’Associazione, che raccoglie ad oggi quarantasei membri, ma che è in fase di continua espansione, è aperta a tutti coloro che intendano collaborare fattivamente a questo obiettivo, attraverso l’attività loro più congeniale, tra cui si distingue quella operativa per la pulizia ed il mantenimento del percorso.
Quelli che intendono iscriversi possono ritirare la scheda di adesione presso la “pro loco” di San Miniato, corso Garibaldi , corrispondendo la quota d’iscrizione di trenta euro.
Il ventiquattro giugno è stata inviata al Comune di San Miniato la richiesta di presa in gestione della via carbonaia dal vicolo di Gargozzi a via Carducci integrata il ventun luglio da una descrizione più precisa dei lavori da fare, di un rilievo strumentale, e di un preventivo di spesa che determina l’importo corrispondente ai lavori che l’Associazione fornirà gratuitamente.
Il due agosto è stato sottoscritta la convenzione tra il Comune e l’Associazione e nel mese di agosto si sono svolti i primi lavori di pulitura che hanno reso percorribile un primo, consistente tratto del percorso.
E’ da notare che sulla traccia del lavoro di volontariato, hanno pulito le loro scarpate il Comune, il Seminario, la Misericordia, la Cassa di Risparmio di San Miniato; si è innescato quindi un percorso virtuoso che ci fa ben sperare.
Questa domenica 19 settembre c’incontreremo per una nuova, determinante giornata di lavoro.
L’iniziativa è molto sentita dalla popolazione, che ricorda ancora quando questi percorsi erano ancora utilizzati e, soprattutto i più soleggiati, costituivano la riviera di San Miniato e spazi di gioco per i ragazzi aperti verso le valli.
L’Associazione intende affiancare all’attività operativa anche quella intellettuale, sta predisponendo infatti un incontro da tenersi in autunno con la partecipazione di studiosi e soprattutto di coloro che hanno svolto simili esperienze di volontariato culturale.
Sono infatti numerose, all’estero ed in Italia, le iniziative nel campo del volontariato per la formazione ed il recupero del verde.
Per informare sul lavoro del gruppo è stato aperto il blog moticarbonariritrovarelastrada.blogspot.com/ che descrive passo per passo la sua attività, dando anche informazioni e immagini sulla storia dei vicoli nel tempo, cui si affianca il gruppo facebook ritrovare la strada.
Sostengono moti carbonari l’Associazione Architettura e Territorio Lanfranco Benvenuti, la Pro Loco e la Banca del Tempo
.
Il testo era integrato da alcune delle foto che conosciamo.
lavori di domenica mattina
E' stato ritrovato e ripulito il tratto del vicolo dal Pepe Nero fin oltre la sede della Cassa di Risparmio. Resta da sistemare il tratto più impervio sotto la Crocetta fino al vicolo su via Carducci. Lì non c'è tanto il problema della vegetazione infestante quanto quello della stabilità del tracciato.
Abbiamo inoltre pulito gran parte del muro in pietra e mattoni sotto San Domenico che, coperto ormai da quintali di edera, è stato gravemente danneggiato dalle radici che hanno portato via in più punti la scalpellatura dello strato superficiale. Quando sarà riportato a vista sarà bellissimo.
Forse questa nostra riviera ritrovata potrà diventare il nostro giardino collettivo, dove andare a passare qualche ora per tenerlo in ordine ed accogliente. A presto le foto.
giovedì 16 settembre 2010
Domenica mattina tutti al lavoro!
martedì 14 settembre 2010
mostra assciazionismo culturale
Nel pomeriggio di sabato 18 settembre si terrà ad Empoli in Piazza dei Leoni la mostra delle attività dell'associazionismo culturale.
Parteciperemo noi e l'associazione Lanfranco Benvenuti.
Chi è interessato a collaborare si metta in contatto.
Allego a questo post una bella immagine di Dilvo Lotti del 1981, data della mostra San Miniato nel tempo, che illustra la centralità di San Miniato, città delle venti miglia.
lunedì 13 settembre 2010
Incontro al circolo Cheli
Guardate che bellezza; è tutto pulito così da sotto il Seminario a sotto il ristorante Pepe nero.
Mercoledì 15 settembre alle 21,30 ci incontreremo al Circolo Cheli per parlare di quello che è stato fatto e di quanto resta da fare.
La nostra iniziativa ha contagiato l'intorno, fervono i lavori di pulizia sotto il Comune e sotto il Seminario.
Nell'incontro programmeremo un'altra uscita di gruppo e una bella grigliata sociale di fine estate.
lunedì 30 agosto 2010
articolo nazione
Nell'articolo si parla dell'attività del gruppo che sollecita la formazione di spazi adatti al gioco dei bambini a San Miniato Alto.
Credo proprio che se non stiamo inerti ce la faremo a rendere la nostra città un posto sempre più bello e vivo per tutti, vecchi, grandi e bambini.
sabato 28 agosto 2010
nuovo di giornata
Sono persone alle quali dobbiamo fare un monumento.
Buongiorno. I lavori di ripulitura del vicolo proseguono molto bene. Ieri con
Leonardo e Simone abbiamo ripulito altri 50 metri, siamo oramai nel tratto
boschivo sotto il ristorante Pepe Nero.
La maggior parte del lavoro fino ad ora ha riguardato lo spostamento
dell'enorme quantità di vegetazione cresciuta e da noi tagliata o abbandonata
dai giardini sovrastanti, sul percorso; ma il vicolo ripulito è veramente
grazioso, addirittura si sono aperti degli slarghi dove in futuro posizionare
panchine, che non sapevamo neppure esistessero dalla tanta vegetazione
presente. Abbiamo anche aperto con grande risultato scenografico, dei tratti
tra la vegetazione a valle, potendo quindi beneficiare di suggestivi scorci
sulle colline sanminiatesi.
Spero che in seguito ci sia una maggiore partecipazione di "carbonari", perchè
fino ad ora il lavoro è stato supportato solo da Leonardo, Simone, Antonio
Lotti e me; é vero che alcuni lavori è meglio siano fatti da persone esperte,
ma da ora in poi ci sono molti lavoretti da poter essere fatti un po' da tutti,
come rastrellare l'erba tagliata ed ormai secca, zappettare e livellare il
terreno dove necessario ecc. ecc..
Appena torni facciamo una riunione per aggiornare tutti sui lavori fatti e per
organizzarsi meglio su quelli da fare, parlare di alcune spese già sostenute
per acquistare alcuni attrezzi o il carburante per i macchinari utilizzati.
Riuscire a mettere insieme un bel gruppo per un sabato pomeriggio di lavoroo
una domenica mattina, vorrebbe dire portare molto avanti i lavori, e magari
alla fine festeggiare con una grigliata in loco (la legna per arrostire non
manca) a base di salsicce e vino, così da unire l'utile al dilettevole.
Spero tu possa visionare presto quanto fatto fino ad oggi, a presto
Pietro.
mercoledì 25 agosto 2010
Comune di Pontedera - recupero della viabilità minore
recuperare i sentieri collinari
lunedì 23 agosto 2010
adottiamo un sentiero
Fare click sul titolo per vedere le iniziative in Valmarecchia.
giovedì 19 agosto 2010
sono incominciati i lavori di pulitura
lunedì 16 agosto 2010
portati via dal tornado i post del vicolo del Bellorino
sabato 14 agosto 2010
bagnati come pulcini
mercoledì 11 agosto 2010
sventolano i post nel vicolo del Bellorino
martedì 10 agosto 2010
Le vie carbonare
La cintura (ma bisognerebbe dire il collare) dei sentieri che seguivano il perimetro ondulato e sinuoso delle mura, conserva, ora come ora, poco più dell'attuale denominazione: le vie carbonare.
Oltre il nome e, naturalmente, il ricordo, permangono segmenti, solo dei segmenti, riconducibili al tracciato originale documentato nelle mappe comunali.
Dovevano avere una funzione militare. "Collegati con i passaggi sotterranei della città, consentivano uno spostamento, coperto dalla protezione muraria, milizie intere che potevano tentare sortire improvvise e il soccorso di quelle esterne, sempre in tempo di assedio" Ne parla Dilvo Lotti a pagina 204 di "San Miniato. Vita di un'antica città" "I vicoli, con i passaggi sotterranei tra casa e casa permettevano ai cittadini, levatisi in armi, in caso di sorpresa, di spostarsi rapidamente al coperto, da un punto all'altro, secondo la necessità e la minaccia".In tempo di pace le via carbonare servivano molto bene per il rifornimento di frumento, di granaglie, di fieno e, naturalmente, di legna e di carbone.
Ritengo che proprio quest’ultimo elemento abbia dato origine alla denominazione per cui le vie carbonare sopravvivono in qualche modo alla loro stessa scomparsa. Sacchi e corbelli, affidati a muli o a pazienti asinelli, capaci di percorrere i sentieri sotto la cerchia delle mura, potevano essere agevolmente issate in alto o ingoiate dalle bocche delle caverne d’accesso.
Senza rischio di smentita, si può dire che fino a poco tempo fa queste vie costituivano un’occasione di passeggiate sotto il perimetro della città.
Soprattutto dalla parte di Gargozzi. E’ qui che San Miniato avrebbe una riviera meravigliosa, la zona delle mimose, degli aranci è proprio qui.
Provate in un giorno di sole, in pieno inverno e fino a tutta primavera, dalle undici del mattino fino alle quattro della sera, a ripercorrere questo commino inventato sulle vecchie tracce. I sanminiatesi più anziani dicono ancora “Era la nostra riviera. Un paradiso perduto.”
Risulta che l’amministrazione comunale stia ora approntando un piano per il recupero di questi sentieri. Una notizia che fa piacere soltanto ai sanminiatesi di origine controllata, anche se in molti c’è la convinzione che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
sabato 7 agosto 2010
Planimetria catastale del vicolo carbonaio
lunedì pomeriggio verrà allestita la mostra
martedì 3 agosto 2010
Pietro Senesi ha firmato la convenzione
Pietro ha firmato oggi martedì la convenzione con il Comune.
Presto darà inizio ai primi lavori di pulitura del vicolo.
Chi è interessato a collaborare prenda contatto con lui.
domenica 25 luglio 2010
saremo presenti al palio di San Rocco
di cui parla gonews, cliccando il titolo verde.
Presenteremo infatti una piccola mostra al Palio di San Rocco di mezz'agosto
nel primo tratto del vicolo del Bellorino, aperto per l'occasione fino alle scale. Lì sventoleranno i post di questo blog, con la storia della nostra recente associazione e dei nostri vicoli.
sabato 24 luglio 2010
il gruppo dei pesticciatori
venerdì 23 luglio 2010
come iscriversi all'associazione
Ognuno potrà dare il suo contributo, con lo studio, la parola, i progetti, ma soprattutto con il lavoro manuale, in modo che il percorso possa al più presto ritornare meta di passeggiate per tutti i cittadini, permettendo ai turisti di scoprire un nuovo aspetto della città e della sua valle.
Il versamento di 30 euro per l'iscrizione (l'associazione non gode di alcun contributo)
è raccolto presso la Pro Loco che ne fornirà ricevuta.
l'associazione è appoggiata dalla Pro Loco, dalla Banca del Tempo e dall'Associazione architettura e territorio "Lanfranco Benvenuti"
Le immagini esposte sono tratte dal blog http://moticarbonariritrovarelastrada.blogspot.com
che vi preghiamo di visitare.
In facebook potrete iscrivervi al gruppo ritrovare la strada
Presentato al Comune il preventivo che quantifica l'importo corrispondente al nostro lavoro
Ad oggi gli iscritti sono quaranta.
giovedì 22 luglio 2010
il mensile della CESVOT associazioni toscane di volontariato
Fare click sul titolo per visualizzare il mensile.
ci stiamo avvicinando alla meta
E' stata inviata ieri sera la perizia richiesta dal Comune per conoscere a quale importo equivalga il nostro lavoro di volontariato. E' una bella cifra!
Abbiamo preso i dati dal Prezzario della Regione Toscana, opere di forestazione e le quantità dal rilievo fatto da Alessio Guardini.
E' stato comunque precisato che, mentre le opere di ripulitura del percorso già tracciato alcuni anni fa verranno eseguite sicuramente, ci riserviamo di verificare se per le altre sarà necessario l'aiuto di un piccolo escavatore, del quale non possiamo disporre.
Intanto cominciamo dal più semplice. Penso che settembre ci vedrà operativi.
domenica 18 luglio 2010
Giornata del volontariato dei beni culturali
Si articolerà in una mostra espositiva delle associazioni dalle 16.00 alle ore 20.00, dove ognuna avrà uno stand per poter distribuire i propri materiali promozionali, esporre foto, proiettare video;
una dimostrazione di restauro di reperti archeologici, dalle ore 16.00 alle 18.30;
una tavola rotonda, presso l'Auditorium del Palazzo Pretorio, dalle ore 16.30 alle ore 18.30 sul tema del Volontariato, quale motore del turismo culturale;
un concerto/spettacolo collegato al filo conduttore della Giornata, dalle 19.00 alle 20.00, in piazza Farinata degli Uberti.
Penso che la nostra Associazione possa avere titolo a partecipare, con i suoi materiali estraibili da questo blog e dal gruppo facebook, il piccolo video "ritrovare la strada" prodotto a cura dell'Associazione Architettura e Territorio, visibile facendo clik sul titolo del post.
Gli iscritti ed i simpatizzanti sono invitati a fare proposte, foto, video o quanto altro possa essere utile a questa piccola mostra.
Speriamo vivamente di poter presentare anche la convenzione con il Comune ed almeno una piccola parte del lavoro fatto.
venerdì 16 luglio 2010
volontariato e gestione del verde: l'esperienza di Modena
Non abbiamo ancora risposte dal Comune alla nostra domanda di presa in gestione del percorso Seminario- via Carducci. Speriamo bene.
Come si vede non abbiamo inventato niente. Sarebbe bello poter scambiare informazioni ed esperienze con chi da anni lavora su questo tema.
Per accedere fare click sulla scritta verde.
Basta cercare volontariato e gestione del verde per trovare iniziative simili alla nostra in tanti Comuni d'Italia.
martedì 6 luglio 2010
L'ingresso della strada dalla piazza di Pancole a La Scala era questo.
Ma era proprio necessario per fare dei nuovi, importanti lavori di utilità sociale distruggere una memoria storica così significativa?
Il bel muro che fiancheggia la strada interrotta è diventato il supporto di tubazioni di impianti tecnici vari.
Da qui si andava alle Fonti di Pancole, che sono state riportate alla luce in occasione del Palio di San Rocco e si scendeva rapidamente alla sorgente Generosa. Era una bellissima strada tutta in ombra. Sarebbe bello ricomporla.
lunedì 5 luglio 2010
il vicolo carbonaio tra Gargozzi e via Carducci
domenica 4 luglio 2010
ritrovare la strada
Cliccando sul titolo si accede ad un estratto della proiezione fatta dall'Associazione Architettura e territorio Lanfranco Benvenuti durante la festa del tartufo del 2009.
Dobbiamo fare un "mea culpa".
Il sentiero di Scacciapuce non è interrotto.
Da qui si vede una straordinaria vista ravvicinata sul versante sud del centro storico, che dovrebbe essere segnalata ai cittadini ed ai turisti.
aggiungiamone un altro
Non siamo dei tipi particolarmente originali e, soprattutto, non siamo soli.
Stamani, al termine di un più ampio circuito de "la compagnia del buon cammino" è stato ripercorso il tratto Seminario-via Carducci riaperto il due di giugno e nel frattempo assai rinselvatichito.
Bisogna definire i confini dal tratto sdrucciolo di Gargozzi-Seminario che, per il tratto iniziale è intransitabile.
sabato 3 luglio 2010
non siamo soli
domanda iscrizione registro comunale depositata
venerdì 2 luglio 2010
iscrizione ufficio del registro effettuata
giovedì 1 luglio 2010
ed ecco il rilievo del percorso
iscrizione Registro e Comune
Voi intanto registrate l'atto all'Agenzia delle Entrate di San Miniato
Poi vi iscrivete all'albo del comune, ma anche lì, l'assicurazione non serve.
Poi - TRA SEI MESI - potrete fare la richiesta di iscrizione al Registro del volontariato, presentando la relativa domanda alla provincia di Pisa.
Non prima di sei mesi dalla costituzione, però: solo a quel punto, quando farete questa richiesta, dovrete avere in mano la polizza assicurativa.
Per il 5 per mille: anche qui si va almeno al 2011.
Infatti:
prima bisogna iscriversi al Registro del Volontariato ed acquisire la qualifica di onlus ( che al momento non avete). Per fare questo passaggio ci vogliono circa 9 mesi. e si va a primavera 2011.
A seconda di quando sarà il termine per iscriversi negli elenchi del 5 per mille ( quest'anno è stato ai primi di maggio, l'anno scorso i primi di aprile) forse riuscirete a esser pronti per farlo.
Ma dipende; dipenderà dal fatto che abbiate già in mano il decreto di iscizione al Registro del Volontariato.
Ma di questo ne riparliamo nel 2011....
incontro allo chalet
Più di trenta gli iscritti, per vari motivi mancavano diversi simpatizzanti.
Il gruppo al suo completo si sta avvicinando alle 50 persone.
Siamo molto fiduciosi di poter fare un buon lavoro.
Pietro Senesi, il presidente, ha illustrato lo stato delle cose.
Siamo in attesa di una risposta del Comune che forse potrà attivare un procedimento semplificato che permetta di intervenire in tempi brevi almeno nel tratto ricomposto pochi anni fa e rinselvatichito.
Alessio Guardini ha fatto un bellissimo rilievo col gps del tracciato dal vicolo di Gargozzi a via Carducci, in modo che gli interventi di manutenzione che intendiamo eseguire si svolgano entro il limite del percorso di proprietà comunale.
Lo integrerà con i nomi dei proprietari e ne consegneremo copia in Comune.
Un lavoro professionale fatto con rapidità e grande competenza nello spirito della nostra associazione di volontariato.
Appena sarà disponibile in pdf lo metteremo nel blog.
Si è parlato della necessità di scegliere tra varie polizze specifiche per il volontariato quella più adatta sia per gli addetti, sia per eventuali danni a terzi.
Ci si è orientati verso quella a più alta copertura.
Fatto questo sarà registrata l'associazione all'Ufficio del Registro e presso il Comune.
martedì 29 giugno 2010
l'associazione architettura e territorio "Lanfranco Benvenuti"
lunedì 28 giugno 2010
moti carbonari ritrovare la strada
L'associazione opera con prestazioni di volontariato per fini di solidarietà sociale nelle seguenti aree di intervento: ricreativa, culturale, paesaggistica, urbanistica, turistica, storia della città. L'associazione non ha fini di lucro, le cariche sociali sono gratuite, così come le prestazioni degli aderenti.
La quota associativa annua è di trenta euro, che potranno essere versate presso la pro loco di San Miniato che provvederà all'iscrizione. Il gruppo assomma in questo momento a trentacinque iscritti.
Il consiglio dell'Associazione è costituito da Pietro Senesi, presidente, Francesca Balducci, vicepresidente, Anna Braschi, segretario, Michela Grazietti, tesoriere, Maresco Martini, Giacomo Bellotti, Marco Tozzi, consiglieri.
Il prossimo incontro è allo chalet del Piazzale Dante Alighieri di san Miniato alla 21,30 di mercoledì 30 giugno.
La nascita dell'Associazione
Diversi cittadini di San Miniato hanno individualmente maturato l'idea di poter contribuire al recupero dei percorsi carbonai e si sono aggregati il 17 giugno 2010 nell'associazione MOTI CARBONARI RITROVARE LA STRADA proponendosi in primo luogo all'Amministrazione Comunale per la presa il gestione del tratto tra il vicolo di Gargozzi e quello che sbocca su via Carducci.
Questo percorso si sviluppa per circa 600 m lungo il lato sud dell'abitato, collegandosi con i sentieri provenienti dalla valle, alcuni dei quali compresi nel piano della sentieristica provinciale e si collega con la viabilità dorsale urbana mediante vari accessi, pubblici o di interesse pubblico relativi ad alcuni dei principali edifici storici.
L'abbandono dei percorsi.
Il ripristino del tracciato oltre alla valorizzazione storica e paesistica del centro storico potrebbe contribuire alla manutenzione ed all'utilizzo degli spazi a valle dei fabbricati attestanti sulla via di crinale.
La pianificazione urbanistica
Il recupero dei vicoli carbonai è stato raccomandato da tutta la pianificazione urbanistica pregressa ed in atto.
In particolare il Piano Strutturale del Comune di San Miniato all’articolo 20 - Insediamenti – lo considera come uno degli interventi chiave per il potenziamento delle funzioni residenziali, culturali, amministrative, formative, turistiche, dello spettacolo e di servizio esistenti.